sabato 30 maggio 2009

Pavia città senza periferie

Negli anni ’90 il centro storico è stato oggetto di una grande quantità di interventi che ne hanno riqualificato il tessuto. Vogliamo ricordare l’eliminazione dell’asfalto, sostituito dall’acciottolato e dalla pietra, il rifacimento di quasi tutte le piazze e dell’illuminazione pubblica, il recupero di molti edifici storici.

La sfida di oggi consiste nel rendere più accoglienti tutte le periferie, attuando azioni che le
riqualifichino sia dal punto di vista estetico che funzionale.
Pavia è una: l’idea che possa avere quartieri belli e funzionali nasce dall’esigenza diffusa di avere le stesse opportunità e la stessa qualità urbana seppure in contesti ambientali diversi.
Questo obiettivo passa attraverso il riuso delle aree dismesse (in questo senso riveste grande importanza l’area SNIA) e il decentramento di servizi, comunali e no nei quartieri periferici. Nell’ambito della pianificazione urbanistica e della politica dei servizi riteniamo significativo promuovere la rinascita delle piazze nei quartieri periferici nelle quali insediare il commercio di vicinato, i servizi e dove agganciare il sistema dei trasporti pubblici e quello delle piste ciclabili che deve avere un ulteriore sviluppo.
Attribuiamo inoltre grande importanza alla creazione di nuove aree verdi attrezzate ad uso dei bambini, oltre che di strutture sportive (ad esempio, i playground da basket), che non necessitino di grandi costi di manutenzione e offrano occasioni di svago e socializzazione per i ragazzi.
A tal proposito evidenziamo che la recente riqualificazione di aree dismesse ( quali il Lido ) o in espansione ( Cravino a Pavia ovest ), ha consentito la realizzazione di nuovi impianti natatori utili a tutta la città.
La dotazione di impianti sportivi sarà completata anche dalla ristrutturazione della palestra civica di via Luigi Porta (eventualmente in collaborazione con Fondazioni private universitarie che hanno già dimostrato interesse ) oltre che dalla realizzazione di nuove strutture in area
SNIA ottenibili nell’ambito della trasformazione dell’area.
La periferia può essere pienamente parte del tessuto urbano se la città è compatta, con un'edificazione ordinata. Nell'ambito della stesura del nuovo Piano di Governo del Territorio (PGT) sarà dato seguito alle Linee di indirizzo recentemente approvate con la previsione di un contenimento dell'espansione urbana e del consumo di suolo, dando la priorità al recupero delle aree dismesse.
In questo senso tale recupero è l'occasione per riavvicinare centro e periferie, ricucendo il tessuto urbano (come per Pavia ovest nel caso della ex- Neca). Vanno perseguite la qualità dell’abitare, la creazione di spazi di incontro e di svago, le destinazioni miste nella maggior parte delle aree per evitare i quartieri-dormitorio.
E’ nostra intenzione, nell’ambito del recupero delle aree dismesse, promuovere, in accordo con il privato, la realizzazione di interventi caratterizzati da edilizia ad elevato risparmio energetico, nel contesto di una pianificazione unitaria su aree omogenee.
Così pure, data l’attuale abbondanza di offerta prossima alla saturazione, non appare necessario l’insediamento di nuove superfici commerciali di grande distribuzione. Tutto in stretto rapporto con le scelte della mobilità urbana e extraurbana, nella direzione di rendere competitivi il trasporto pubblico e la mobilità pedonale e ciclabile e garantire la qualità dell’aria.
Infine, la fascia a parco e a terreno agricolo che abbraccia Pavia va considerata un valore che dà
respiro alla città e ne valorizza la dimensione “a misura d'uomo”.

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